Paura della condensa nei fari?
I fari si appannano per lo stesso motivo per cui si appannano i finestrini: tutti sanno cos’è la condensa, e nessuno si preoccupa quando c’è! I finestrini si appannano quando la temperatura esterna è inferiore a quella interna, tipicamente nei periodi più freddi e più umidi dell’anno. Ai fari succede la stessa cosa: a causa delle condizioni climatiche, all’interno dell’ottica si forma uno strato di condensa, che è responsabile dell’appannamento. Per eliminarla, purtroppo, non basta accendere il riscaldamento o l’aria condizionata, come si fa per i finestrini.
A dire il vero, per i fari esiste un sistema analogo che, però, non è altrettanto efficace. Poiché il calore emesso dalle lampade dei fari ha un effetto disappannante simile all’aria calda della ventola, guidare con i fari accesi aiuta a prevenire l’accumulo di condensa. Le sorgenti luminose moderne, però, generano meno calore delle lampade alogene e ad incandescenza: i fari allo xeno, infatti, tendono ad appannarsi di più dei proiettori che utilizzano le lampade alogene.
Paradossalmente, sono i fari più evoluti – quelli a LED – a risentire maggiormente di questo fenomeno, perché le sorgenti luminose moderne non emettono calore.
Le soluzioni tecniche alla condensa
I progettisti studiano da tempo questo problema, aggravato dal fatto che i fari diventano sempre più grandi e, di conseguenza, contengono una quantità maggiore di aria. Quando l’auto è in marcia, l’aria si scalda a seguito del riscaldamento delle lampade e del motore. Quasi tutti i fari moderni sono dotati di un sistema di ventilazione che impedisce l’accumulo della pressione grazie allo spostamento dell’aria calda, ed è progettato per bloccare l’ingresso dell’acqua. Tuttavia, secondo le leggi della fisica, l’aria viene risucchiata dall’esterno quando all’interno si è raffreddata. Se, a causa delle condizioni atmosferiche, l’aria esterna è umida, all’interno del faro si forma la condensa.
L’appannamento sparisce all’accensione dei fari; i progettisti cercano di accelerare il processo deviando il calore residuo dalle lampade o dall’alimentatore verso il guscio del faro. Nonostante gli sforzi, spesso l’aria calda non riesce a raggiungere i punti più lontani dell’involucro che, pertanto, rimangono appannati più a lungo. Il disappannamento completo dell’ottica dipende dalle condizioni atmosferiche e dal livello di umidità. Se il veicolo è fermo, servono più tempo e una temperatura esterna più elevata perché la condensa scompaia.
Spesso le luci di marcia diurna peggiorano la situazione. Poiché di solito utilizzano le sorgenti LED, queste luci generano molto meno calore degli anabbaglianti, e sono installate come unità separata. Pertanto, se si vuole evitare l’appannamento, nel periodo autunnale e invernale conviene guidare con gli anabbaglianti accesi e le luci di marcia diurna spente, non il contrario.
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